RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA DELL’AREA CHIOSCO NELLA VILLA COMUNALE A MASCHITO [PZ]
PROGETTO ARCHITETTONICO BIOECOLOGICO
Il progetto del chiosco ligneo con porticato si orienta ai principi della bioclimatica e della bioedilizia, unitamente a quelli della resilienza urbana e del design for all.
L’analisi preliminare dell’area d’intervento nel contesto della villa comunale con l’attenta valutazione dei punti di forza e delle sue criticità ha fatto emergere la necessità di sostituire la piccola struttura esistente, da molto tempo in disuso, risultata inadeguata per la fruibilità in sicurezza dell’area.
Il progetto prevede la realizzazione di un chiosco in legno con porticato, ad alto valore energetico ed in linea con i criteri della bioedilizia, in grado di connettere il sistema del verde e le attrezzature pubbliche esistenti nella villa comunale.
L’area di sedime è pressoché la stessa del manufatto da demolire. Il leggero spostamento della nuova sagoma verso l’interno del giardino comunale migliora il rapporto con il costruito e il verde esistenti e consente di avere uno spazio accessibile a tutti in corrispondenza dell’ingresso al chiosco.
CHIOSCO: Piccolo edificio…..che nei luoghi pubblici ospita servizî varî (per esempio, informazioni turistiche), e soprattutto è adibito alla vendita di bibite, frutta, giornali, fiori e sim. (Treccani)
La soluzione scelta per il chiosco ha dimensioni massime di 5x5mt, oltre lo spazio porticato antistante per una profondità di 1.60mt.
A sud-ovest, la copertura a falda unica svetta oltre il volume chiuso e copre la zona porticata.
1x1=DISTANZA MINIMA PER MASSIMO COMFORT PER UN SERVIZIO PUBBLICO RESILIENTE
Secondo il concept del progetto, tutte le funzioni dell’area chiosco sono organizzate in modo da favorire accoglienza e socialità, ma garantire anche la possibilità di distanziamento sociale in caso di emergenza sanitaria, come quella attuale del Covid - 19.
La maglia di 1mt x 1 mt è stata utilizzata come unità di misura di una griglia dimensionale di 8x8mt, sovrapposta all’area di intervento in corrispondenza del limite sinistro del sedime della preesistenza: la misura minima del distanziamento sociale, imposto dalla pandemia Covid - 19, diventa lo schema regolatore del nuovo manufatto, degli spazi chiusi come di quelli aperti.
Sul piano delle relazioni con il contesto, la nuova struttura, diversamente da quella vecchia, definisce uno spazio confinato proiettato all’esterno.
Attraverso la cornice lignea che riquadra la frontiera trasparente a sud-ovest fungendo da piano di servizio, il chiosco apre visivamente alla zona alberata ed al porticato, e consente alle persone di stare all’aperto, a diretto contatto con la natura ma al riparo della copertura lignea, e di utilizzare, opportunamente distanziate, i servizi offerti dalla struttura, in piedi o appoggiate al piano ligneo continuo, differenziato in altezza per un maggiore comfort di utilizzo al di là delle singole abilità.
La doppia pelle lignea, che avvolge la piccola struttura integrando la cornice lignea a sud-ovest, migliora le caratteristiche energetiche e microclimatiche del costruito.
I due ingressi al chiosco, completamente accessibili, possono essere utilizzati tenendo separati i flussi in entrata ed uscita, con zone filtro.
All’interno, anche se lo spazio è contenuto, le principali funzioni legate all’attività lavorativa (somministrazione, vendita e cassa) sono ben organizzate, separate con accessibilità per tutti al di là delle singole capacità.
In particolare l’attività di cassa è pensata per essere svolta in modalità distanziata, vis à vis, attraverso la finestra lunga sul prospetto nord-est, filtrata da listelli di legno più distanziati fra loro.
Per le caratteristiche progettuali il chiosco risulta particolarmente confortevole per la fruibilità dell’area in sicurezza.
In grado di stabilire connessioni inedite tra costruito e natura e migliorare le relazioni con le attrezzature esistenti, la struttura lignea è progettata con i criteri della bioedilizia.
L’involucro a doppia pelle, con la camera di ventilazione, migliora le caratteristiche energetiche dell’involucro e di conseguenza il comfort microclimatico interno. Compatto a sud-est, verso l’anfiteatro da un lato e l’edificio dei wc pubblici, dall’altro, diventa più rarefatto in corrispondenza delle bucature per un giusto equilibrio di illuminamento, ombreggiamento, protezione e funzionalità. A nord-est, in particolare diviene supporto per una parete verde verticale.
L’involucro a doppia pelle avvolge il chiosco ed integra la cornice lignea del prospetto principale.
A sud-ovest, la frontiera trasparente si trasforma in “finestra arredata” con la cornice lignea che la contorna in un segno continuo ma funzionale per le diverse utenze della struttura del chiosco.
L’avvolgente nastro ligneo incornicia le ampie bucature aperte alla magnifica zona alberata, protegge ed illumina l’involucro trasparente e lo arreda: in alternativa al tradizionale davanzale, il ripiano profondo funge da piano di appoggio esterno, alto per le consumazioni veloci, piega lateralmente a proteggere le bucature ed accogliere eventuali scuretti esterni, continua orizzontalmente per l’intera lunghezza del fronte per poi flettere verticalmente, come in una nicchia, e diventare piano di appoggio basso, confortevole per le consumazioni di bambini, anziani e diversamente abili.
La cornice lignea contribuisce all’ombreggiamento dell’involucro trasparente a sud-ovest, già protetto dal porticato. Gli elementi trasparenti dell’involucro, necessari per l’illuminazione e l’areazione del locale, integrando il piano di appoggio esterno si fanno elementi per la relazione vis à vis opportunamente distanziata tra gestore e fruitori della struttura.
Tutti i cittadini appena superato il cancello di ingresso, intravedono tra gli alberi la struttura lignea e possono raggiungerla facilmente godendo del fresco dell’ombreggiatura naturale della vegetazione e di quella artificiale del porticato. Mentre l’operatore, al contempo, rimane all’interno della struttura lignea e mantiene un rapporto diretto ma ad opportuna distanza con i fruitori del servizio pubblico.
L’elemento di frontiera ad alto valore ecologico, energetico e funzionale stabilisce inedite relazioni tra interno ed esterno, tra costruito e natura. È il segnale visivo di una struttura accogliente verso la comunità, per una fruizione dell’area in comfort e sicurezza.
La costruzione, resiliente per struttura ed organizzazione funzionale, garantisce la massima fruibilità in sicurezza dell’area interna alla villa comunale da parte di tutti, al di là delle singole abilità, secondo i principi del design for all.
La struttura è accessibile a tutti al di là delle singole abilità senza creare barriere psicologiche oltre che fisiche per nessuno e quindi neppure per i diversamente abili.
All’esterno il piano di calpestio leggermente inclinato riduce al minimo regolamentare il dislivello della soglia di ingresso, sia all’esterno e sia all’interno. All’interno, in particolare, il servizio igienico con vaso-bidet rispetta quanto richiesto dalla normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
Nonostante le dimensioni ridotte del manufatto, superficie utile totale inferiore a 50 metri, il progetto dell’involucro è redatto secondo i criteri della bioedilizia e garantisce valori di trasmittanza inferiori a quelli di legge per gli edifici pubblici.
ZONA CLIMATICA
La struttura oggetto di intervento si trova in zona climatica D con 1 991 GG, ed un periodo annuale convenzionale di riscaldamento compreso tra 1° novembre e il 15 aprile, con limite massimo consentito di 12 ore giornaliere. (VEDI 1.2 Caratteristiche climatiche dell’area di intervento).
Nonostante le dimensioni ridotte del manufatto, il progetto dell’involucro opaco ligneo a doppia pelle, secondo i criteri della bioedilizia, garantisce valori di trasmittanza inferiori a quelli di legge per gli edifici pubblici,
L’uso di materiali naturali con certificazioni ambientali e di “prodotto per la bioedilizia” garantisce il comfort microclimatico indoor rispettando, nella sostanza, quanto richiesto dai Criteri Ambientali Minimi in edilizia pubblica.
L’involucro opaco verticale è previsto in pannelli di legno Xlam e cappotto esterno con pannelli compositi in fibra e lana di legno.
Il valore di trasmittanza dell’elemento opaco verticale è inferiore a quello di legge per gli edifici pubblici in zona climatica D pari 0.29 W/m2K.
Lo sfasamento è ottimale.
L’assenza di condensa interstiziale richiesta dai Decreti Minimi è assicurata, come si rileva dalla Verifica igrometrica allegata alla Relazione specialistica efficienza energetica e bioedilizia.
MATERIALI NATURALI CERTIFICATI PRODOTTI PER LA BIOEDILIZIA E/O CONFORMI AI Criteri Ambientali Minimi_ La scelta dei materiali naturali per struttura ed isolamento garantisce il comfort microclimatico indoor.
Gli isolanti naturali utilizzati come fibra e lana di legno saranno certificati come “prodotto per la bioedilizia”, come, ad esempio, i materiali certificati dall’ANAB Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, e/o certificati conformi ai CAM.
Per la parte inferiore del cappotto, l’uso di materiali sintetici sarà mitigato dalla conformità ai Criteri Ambientali Minimi.
L’involucro opaco orizzontale superiore (copertura) è costituito da solaio in legno ventilato, con travi di legno lamellare e tavolato isolato con pannelli compositi in fibra e lana di legno.
Il valore di trasmittanza dell’elemento opaco orizzontale superiore è inferiore a quello di legge per gli edifici pubblici in zona climatica D pari a U = 0.26 W/m2K.
Lo sfasamento raggiunto è ottimale.
L’assenza di condensa interstiziale richiesta dai Decreti Minimi è assicurata, come si rileva dalla Verifica igrometrica allegata alla Relazione specialistica efficienza energetica e bioedilizia.
L’elemento di frontiera dell’involucro opaco orizzontale inferiore è costituito da solaio a secco isolato.
Il valore di trasmittanza è inferiore a quello di legge per gli edifici pubblici in zona climatica D pari a U= 0.29 W/m2K.
L’assenza di condensa interstiziale richiesta dai Decreti Minimi è assicurata, come si rileva dalla Verifica igrometrica allegata alla Relazione specialistica efficienza energetica e bioedilizia.
MATERIALI NATURALI CERTIFICATI PRODOTTI PER LA BIOEDILIZIA E/O CONFORMI AI Criteri Ambientali Minimi_ La scelta di materiali sintetici per l’isolamento a terra è giustificata dalla necessità di uniformarlo con l’isolamento verticale delle pareti lignee nella parte basamentale, in considerazione delle dimensioni minime del manufatto da realizzare.
L’uso di materiali sintetici sarà mitigato dalla conformità ai Criteri Ambientali Minimi.
A SUD-OVEST e SUD-EST le aperture sono ampie ed ombreggiate mentre a NORD-EST e NORD-OVEST sono collocati gli ingressi alla struttura e la bucatura contenuta in corrispondenza della zona di servizio.
Gli infissi sono in legno, per criteri ecologici e di omogeneità con l’involucro a doppia pelle del manufatto, e vetri bassoemissivi.
Il valore di trasmittanza sarà inferiore a quello di legge per gli edifici pubblici in zona climatica D pari a U= 1.8 W/m2 K.
Gli infissi dovranno garantire:
A sud-ovest l’involucro trasparente è riquadrato dalla grande cornice lignea, al riparo della copertura del porticato.
A sud–est i listelli di legno alternati contribuiscono all’ombreggiamento delle superfici trasparenti.
MATERIALI BIOEDILIZIA E CONFORMI AI CRITERI AMBIENTALI MINIMI
Il Progetto è redatto secondo i criteri della bioedilizia per garantire non solo valori di trasmittanza inferiori a quelli di legge per gli edifici pubblici ma anche il comfort microclimatico indoor.
I materiali naturali previsti per l’involucro ligneo a doppia pelle, sono riciclabili ed inoltre, dotati delle certificazioni ambientali e di “prodotto per la bioedilizia” sono rispettosi dell’ambiente, in linea con i Criteri Ambientali Minimi.
Adriana Labella ¨ architetto e tecnico bioedile dal 1999.
L¢approccio olistico ed innovativo dell¢Architettura Bioecologica e del Design for All traccia le linee della progettazione architettonica integrata, con materiali naturali ed interni accessibili a misura di abilit diversificate, desideri e aspirazioni delle persone.
Per il suo impegno in questa sfida creativa ed etica insieme, ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti in Concorsi nazionali ed internazionali [1° PREMIO Concorso nazionale ECOCOSTRUENDO, Ecodialogando, novembre 2000; 1° PREMIO Concorso Internazionale Architettura e Industrial Design Design for all: Costruire un¢utenza reale 2004; SEGNALAZIONE Campagna pubblicitaria FEELING WOOD (Sentimento naturale), 2004; SEGNALAZIONE Premio "Architettura Sostenibile " ed. 2006; 3° PREMIO Premio Ischia di Architettura 2009; 3° CLASSIFICATO Premio ¢SOSTENIBILIT 2017¢ PREMIO DEL PUBBLICO ON LINE 2017 Categoria ristrutturazioni e/o restauro]
Molti suoi lavori e casi-studio sono presentati su libri di architettura [Luca Berta, Marco Bovati, Progetti di architettura bioecologica Con disegni, prospetti, immagini a colori, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2004; Gianluca Minguzzi,Architettura sostenibile. Processo costruttivo e criteri biocompatibili, Skira, 2007 ¢¦] in pubblicazioni specialistiche [L¢ARCHITETTURA NATURALE, FRAMES ¢¦] in riviste di interni [Casaviva, CASAMICA, ABITARE, AD Architectural Digest. Le pi¹ belle case del mondo ¢¦] in mostre-convegno con catalogo [TURISMO ECOCOMPATIBILE, Riva del Garda, 2009 ¢¦]
autrice di libri [Adriana Labella, GEORG W. REINBERG solar architecture, LIBRiA, 2004, testo italiano/inglese, ISBN 88-87202-48-6 ¢¦] e scritti sulle architetture ecologiche in Italia e in Europa.
stata docente a contratto di Composizione architettonica all¢Universit degli Studi della Basilicata alla Facolt di Ingegneria-Edile Architettura. Dopo la vitalizzante e lunga parentesi universitaria, continua a diffondere la cultura della sostenibilit in architettura e del Design for All con incarichi di docente esperto in bioedilizia e Scientific coordinator di Progetti europei sull¢efficienza energetica.
La qualit dell¢abitare sostenibile si concentra particolarmente nel Recupero ecologico ed energetico del patrimonio edilizio esistente integrato alla rifunzionalizzazione degli spazi interni ed il disegno del verde. Gli spazi interni di servizio e di connessione e quelli esterni diventano i protagonisti dei progetti per la vivibilit della casa.
L¢esaltazione della luce naturale e l¢utilizzo di materiali naturali con il verde si coniugano agli obiettivi di efficienza energetica e di comfort abitativo, per tutti, in rinnovati microcosmi domestici di ben-essere, capaci di emozionare.