Il legno da costruzione è un materiale elastico e resistente, che sta trovando crescente impiego per la realizzazione di edifici in bioedilizia, sicuri e duraturi, caratterizzati da elevati standard di comfort climatico ed eccellenti valori di isolamento termoacustico. Da molti anni viene impiegato prevalentemente abete rosso essiccato artificialmente.
Le principali tecniche di costruzione delle case in legno sono rappresentate da due precise metodologie strutturali: le pareti massicce o le pareti intelaiate.
La prima soluzione utilizza prevalentemente pannelli pieni in X-Lam, mentre il sistema a telaio (o “platform frame”), costituito da un’ossatura portante di travi e montanti in legno, è un’evoluzione moderna delle tradizionali costruzioni in legno nordamericane.
La composizione delle Pareti a Telaio
Indice dei Contenuti
Le stratigrafie delle pareti a telaio sono complesse ed assai variabili per spessore, materiali e caratteristiche, ma prevedono quasi sempre una struttura principale realizzata in legno bilama o lamellare (raramente in massiccio), con interasse pari a 60-80 cm, con un corrente inferiore ed un corrente superiore fissati ai montanti verticali; ad essa vengono accoppiati degli elementi di irrigidimento e tamponamento costituiti da lastre o pannelli a base di legno o gesso, connesse con chiodi, viti o cambrette.
La sezione degli elementi portanti verticali ed orizzontali e lo spessore dei pannelli sono rigorosamente dimensionati in sede di calcolo strutturale, in base ai carichi statici ed alla zona sismica di costruzione.
Gli spazi vuoti interni vengono riempiti con uno strato di coibentazione in fibra di legno o in lana minerale.
All’esterno si trova il cappotto isolante (sempre in fibra di legno, lana minerale, talvolta in sughero) armato, intonacato e tinteggiato. Sul lato interno è quasi sempre presente una controparete destinata alle predisposizioni impiantistiche elettriche ed idrauliche, a sua volta riempita di materiale isolante leggero.
Tutti i vuoti e gli spazi interni alla parete risultano coibentati, consentendo il raggiungimento di elevate prestazioni energetiche ed acustiche.
La chiusura del lato interno è generalmente finito con un pannello di rivestimento in cartongesso o gessofibra stuccato e tinteggiato.
La prefabbricazione delle pareti in stabilimento
L’assemblaggio delle pareti a telaio avviene prevalentemente in azienda, al contrario delle costruzioni in X-Lam in cui i singoli elementi vengono montati direttamente in cantiere. Per questo motivo è del tutto appropriata per il telaio la definizione di “case prefabbricate”, in quanto le pareti finite o semifinite escono dagli stabilimenti pronte per il montaggio, complete persino di infissi, oscuranti, cappotti e predisposizioni impiantistiche.
La prefabbricazione in stabilimento abbatte i costi e riduce moltissimo i tempi di costruzione; inoltre il cantiere non risente delle eventuali condizioni meteorologiche avverse ed i lavori possono essere eseguiti in qualsiasi periodo dell’anno. Il successo delle pareti a telaio dipende proprio dalla velocità esecutiva, oltre ad un eccellente standard qualitativo dovuto alla standardizzazione spinta del sistema costruttivo.
Vantaggi e svantaggi del telaio in confronto all’X-Lam
Le peculiarità delle pareti a telaio non rendono questo metodo costruttivo “migliore” dell’X-Lam, come visto in un precedente articolo, le due soluzioni presentano similitudini, vantaggi e svantaggi che è importante conoscere per stabilire davvero quale faccia maggiormente al caso nostro. Entrambi i sistemi, in ogni caso, permettono la realizzazione di edifici termicamente isolati e confortevoli, sicuri e durevoli, con tempi di costruzione veloci ed una buona certezza dei costi di realizzazione.
Versatilità progettuale
Entrambe sono tecnologie versatili che non devono essere confinate nell’ambito delle ville unifamiliari, ma possono essere impiegate con profitto per costruire edifici multipiano, commerciali, terziari o industriali, ampliamenti e sopraelevazioni.
A tale proposito la notevole leggerezza delle pareti a telaio può risultare preferibile per la realizzazione di sopralzi di fabbricati esistenti.
Le pareti a telaio trovano maggiore applicazione per realizzare di altezza ridotta, in genere non superiore a 2 piani fuori terra; per altezze superiori la maggiore rigidità dei pannelli xlam è tuttavia preferibile.
Isolamento termico invernale ed estivo
Come detto, l’elevata percentuale di materiali coibenti all’interno del pacchetto delle pareti a telaio consente di raggiungere valori di isolamento termico invernale ragguardevoli a fronte di spessori complessivi ridotti, di poco superiori a 30 cm.
Il nostro paese è tuttavia caratterizzato da temperature estive elevate ed è pertanto necessario il raggiungimento di valori di sfasamento dell’onda di calore sufficienti ad evitare il surriscaldamento degli ambienti interni dell’edificio. In genere sono sufficienti 10 ore di ritardo per assicurare un corretto comportamento termico dell’involucro nei mesi più caldi.
Il telaio è per sua natura leggero (come detto, i vuoti vengono riempiti di fibre isolanti). E’ pertanto necessario l’impiego di materiali isolanti di densità adeguata per aumentare la massa complessiva e, di conseguenza, l’inerzia termica delle pareti esterne.
Per saperne di più sulle case in legno, scarica la Guida alle Case in Legno Prefabbricate e richiedi l’esclusivo Rapporto di Costruzione per conoscere tutte le spese che dovrai sostenere per realizzare la tua casa sana, sicura e sostenibile.