L’ultima invenzione di successo in casa Ikea è il ricovero prefabbricato per rifugiati: una casetta fai-da-te a misura di famiglia, dotata degli elementi più essenziali e di soluzioni energetiche intelligenti, come la collocazione di pannelli fotovoltaici sul tetto.
La nuova casetta prefabbricata Ikea
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Tecnologia, efficienza e beneficenza: si può riassumere con queste tre parole la lodevole e ingegnosa iniziativa di Ikea, a titolo assolutamente no-profit, di inviare oltre 16.000 casette prefabbricate in aiuto dei rifugiati di tutto il mondo, per ospitarne le famiglie ed offrire loro un riparo più affidabile, rispetto ai consueti tendoni.
In linea con i principi cardine dell’azienda svedese, ogni Better Shelter (questo il nome dei nuovi ricoveri portatili Ikea) è composto da diversi moduli e pannelli, che possono essere facilmente assemblati nel giro di poche ore. Insomma, è come se dentro i celebri “pacchi piatti” tipici dei magazzini Ikea ci fosse una vera e propria casa, anche se al posto della consueta brugola qui è necessario un ben più prestante martello.
Ad ogni modo, le casette Ikea concepite per i rifugiati di ogni zona del mondo, si caratterizzano per racchiudere in poco spazio tutte le funzionalità di base, necessarie ad accogliere una famiglia di quattro o cinque persone.
All’interno di uno spazio poco inferiore ai 20 metri quadrati, infatti, è possibile sistemare, oltre ad un arredo essenziale, anche dei piccoli elettrodomestici, come la TV, ed un impianto di illuminazione a led.
Tutto ciò è possibile grazie all’alimentazione che viene assicurata dai piccoli pannelli fotovoltaici presenti sul tetto della struttura. Come si vede, l’idea di Ikea è orientata all’ecosostenibilità e all’innovazione, promuovendo lo sfruttamento di una fonte rinnovabile come il sole, in un contesto disagiato come quello dei campi destinati ai rifugiati.
Un rifugio mobile confortevole e sicuro
I principali punti di forza delle casette assemblabili dell’Ikea sono rappresentati dalla loro durabilità e dalla resistenza agli agenti atmosferici.
“Se devo fare un confronto tra la vita nelle tende e quella che possiamo fare in questi rifugi mobili, posso dire che questi sono mille volte meglio”, ha dichiarato un rifugiato interpellato dall’Agenzia per i Rifugiati dell’ONU.
I pannelli isolanti in polipropilene di Better Shelter, infatti, offrono un’ottima protezione dal vento e dalla pioggia, rendendo inoltre confortevole la temperatura interna dell’ambiente sia in estate che in inverno.
Anche alla privacy è stata data la dovuta importanza: ogni casetta è dotata di una porta con serratura, per garantire riservatezza, sicurezza e una maggiore pulizia all’interno del rifugio.
Le casette sono concepite per durare fino a tre anni, laddove le tradizionali tende dei rifugiati erano praticamente inservibili dopo soli tre mesi.
Casetta pieghevole Ikea, quali sviluppi futuri?
L’iniziativa del colosso svedese, che riesce a coniugare perfettamente impegno solidale e sperimentazione tecnologica, è stata molto apprezzata anche dal punto di vista estetico, visto che la casetta mobile si è aggiudicata anche il prestigioso riconoscimento internazionale Beazley Design of the Year Award.
Ogni casa prefabbricata si compone di un robusto telaio in acciaio, rivestito con pannelli in polipropilene coibentati. Il pannello solare sul tetto offre fino a quattro ore di elettricità, utile all’illuminazione interna, all’alimentazione degli elettrodomestici o per la ricarica dei telefonini.
Il rifugio risulta saldamente ancorato al terreno e le pareti sono resistenti alle intemperie e ai tentativi di lacerazione dall’esterno. Ovviamente, nonostante la presenza di alcune piccole finestre, questi rifugi non sono adatti perché vi si cucini del cibo all’interno.
Al di là dell’indubbio valore sociale e solidale, la casetta pieghevole Ikea rappresenta un interessante prototipo di abitazione mobile, che in futuro potrebbe avere ulteriori sviluppi e diverse applicazioni: in fondo, il costo di base risulterebbe tranquillamente accessibile sul mercato, visto che si aggira intorno a soli 1.000 EUR.