Bonus Verde 2019 Detrazioni per giardini irrigazione e pozzi

Bonus Verde 2019: Detrazioni per giardini, irrigazione e pozzi

Bonus Verde: il patrimonio green è nell’interesse di tutti

Il Bonus Verde è un’agevolazione fiscale introdotta per la prima volta nella Legge di Bilancio 2018 (art.1, commi 12-15), e prorogata anche per tutto il 2019, con il fine di tutelare, migliorare e riqualificare le aree verdi di pertinenza degli immobili ad uso abitativo.

Ciò significa che il patrimonio verde privato ha cominciato ad assumere un ruolo di interesse per l’intera comunità e non soltanto per il singolo. Dunque, una nuova area verde curata e ordinata, anche se privata, è un bene che vale la pena tutelare con incentivi.

Oggi parliamo di cos’è e come si ottiene il Bonus Verde, approfondendo la questione insieme a Stefano Beltrani, Dottore Forestale e Tecnico Arboricoltore che, tra le altre cose, si occupa di progettazione e recupero di aree verdi e giardini.

Come viene percepito il Bonus Verde. Intervista all’Esperto di settore

Buongiorno Dott. Beltrani, abbiamo visto che il Bonus Verde è stato prorogato anche per il 2019, segno che finalmente anche il verde privato viene considerato come bene per la comunità e vale la pena tutelarlo con degli incentivi.

Le agevolazioni riguardano la creazione e sistemazione non ordinaria di aree verdi, giardini e giardini pensili, nonché la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi.

Per avere un’idea di come il Bonus Verde sia percepito a livello pratico tra i cittadini e gli operatori del settore, vorremmo farle alcune domande a riguardo, con riferimento alla sua esperienza professionale nel campo della progettazione di giardini ed aree verdi.

Quanto, secondo lei, le persone sanno dell’esistenza di una detrazione fiscale del 36% per la sistemazione delle aree verdi?

“Purtroppo poche, decisamente meno del 50%, almeno finora. L’esistenza del bonus è stata riportata poco ed in modo non ripetuto; essenzialmente su giornali economici, non letti da tutti.”

Lo stesso vale per la consapevolezza sulle agevolazioni per la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi?

“Assolutamente sì. La percezione che ho è che questo tipo di interventi non venga accostato al Bonus Verde. Più che altro, mi capita che i Clienti chiedano se rientrino nel bonus il taglio di siepi e la tosatura dell’erba, che, invece, ne sono esclusi.”

Nello scorso anno, che livello di interesse ha riscontrato per il Bonus Verde 2018 tra le persone che ne erano a conoscenza?

“Essenzialmente, chi ne era a conoscenza e si era letto la norma ne ha usufruito. Poi c’è stato un 10% che sapeva dell’esistenza del bonus, ma chiedeva normale manutenzione ordinaria. Come detto, esclusa dall’incentivo.”

Ha notato un incremento o una diminuzione dei richiedenti nel 2019?

“Quest’anno ho riscontrato un interesse leggermente maggiore, ma anche in questo caso, ho notato che molti non sono informati e, oltre alla solita manutenzione ordinaria, in 2 casi mi hanno anche richiesto se la VTA, la Valutazione della Stabilità degli Alberi, rientrasse nel bonus. Invece non ci rientra.”

Crede che le Amministrazioni dovrebbero pubblicizzare meglio questo tipo di incentivo, al fine di migliorare la qualità del verde privato e rendere i Comuni più belli?

“Assolutamente sì. Come dicevo, quello che manca è un’informazione più ramificata. Oltre ai Comuni, anche le Ditte Private dovrebbero essere più attive in questo senso. Invece si procede soprattutto con il passaparola. C’è anche da dire che molte volte i lavori nei giardini vengono fatti da personale non qualificato, che spesso lavora in nero, senza, quindi, la possibilità di rilasciare la documentazione necessaria a richiedere il Bonus Verde.”

Il Bonus Verde può essere richiesto anche dai Condomìni. Le persone ne comprendono il vantaggio o i meccanismi di suddivisione delle detrazioni sono troppo farraginosi?

“Sono un po’ farraginosi. Due condomìni mi hanno chiesto come funzionasse il bonus, ma quando hanno capito che bisognava fare diversi calcoli, mettere d’accordo tutti e fare la suddivisione in millesimi per la ripartizione dell’incentivo, hanno lasciato perdere. Forse sarebbe più semplice se fosse l’entità Condominio a fare richiesta e tutto passasse semplicemente per un conto condominiale collettivo. Ma è una mia idea, non ho competenza specifica in questo settore.”

Le è capitato di ricevere richieste per la realizzazione di giardini pensili, impianti di irrigazione e pozzi, anch’essi compresi tra gli interventi detraibili?

“Come dicevo, spesso i Clienti non sanno che su questi interventi si può applicare la detrazione, quindi non ho ricevuto richieste in merito. Tuttavia, negli ultimi anni ho notato che giardini pensili e verticali iniziano a suscitare un certo interesse generale. Vedremo nel futuro.”

Per concludere, crede che il Bonus Verde sia una buona misura, se sfruttata adeguatamente?

“Decisamente sì. In Italia, almeno nel centro-sud, dove opero, c’è un gran bisogno di cultura della gestione del verde, sia pubblico che privato. Il Bonus Verde è un segnale che lo Stato ha accolto le tante richieste di importanti associazioni di settore come Assofloro in Lombardia, che hanno stimolato le Amministrazioni sulla cura, la gestione e il ripristino delle aree verdi. Sono convinto che i cittadini, se adeguatamente informati, coglierebbero l’occasione.”

Va bene, allora grazie per la sua disponibilità e buon lavoro!

Ricapitolando quello che c’è da sapere sul Bonus Verde

Per schematizzare le informazioni riguardo al Bonus Verde, ricapitoliamo le principali caratteristiche di questo incentivo:

Cos’è?

Il Bonus Verde è una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute nel 2019 per interventi relativi ad interventi sul verde.

Quali interventi sono coperti?

  • realizzazione di giardini, coperture a verde e di giardini pensili;
  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
  • impianti di irrigazione;
  • realizzazione pozzi;
  • spese di progettazione e manutenzione degli interventi suddetti.

Quali interventi NON sono coperti?

  • interventi di manutenzione ordinaria annuale di giardini già esistenti, privati o condominiali;
  • potature e rasature di prato ordinarie;
  • acquisto di vasi per balconi.

Chi può richiederlo?

Tutti i contribuenti privati che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

È applicabile anche alle parti comuni dei condomìni e la detrazione sarà a carico del singolo condomino, nel limite della quota a lui imputabile.

Quanto si può detrarre?

La detrazione del 36% sarà applicata su un ammontare complessivo di spesa non superiore a € 5.000 per unità immobiliare ad uso abitativo. Lo sconto massimo è quindi di € 1800 per unità abitativa.

La quota viene restituita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Come si fa domanda per il Bonus Verde?

Tutti gli interventi devono essere documentati e le transazioni devono essere effettuate con modalità tracciabili, come bonifico postale o bancario.

La richiesta per il 2019 può essere effettuata in sede di dichiarazione dei redditi nel 2020, compilando la relativa sezione nel modello di dichiarazione (730 o Redditi).

 

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