Bonus Verde 2018: importanti novità per una riqualificazione green delle nostre città
Indice dei Contenuti
- 1 Bonus Verde 2018: importanti novità per una riqualificazione green delle nostre città
- 1.1 Chi ha diritto alle agevolazioni?
- 1.2 Quali interventi possono essere incentivati attraverso il Bonus Verde 2018?
- 1.3 A quanto ammontano gli incentivi nello specifico?
- 1.4 Come fare richiesta per il Bonus Verde 2018
- 1.5 Bonus Verde 2018 anche per i condomini
- 1.6 Breve riepilogo sullo sconto fiscale per il 2018
Ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, arriva il momento in cui dobbiamo mettere mano ai conti, tra la documentazione della casa e dei redditi, per pagare le tasse. E ogni anno ci ritroviamo alle prese con modalità di pagamento diverse o con qualche novità che dobbiamo conoscere per poter gestire al meglio le nostre responsabilità verso lo Stato. Non tutte però sono novità negative. La nuova Legge di Bilancio 2018, infatti, ha approvato una serie di bonus e detrazioni, da cui possiamo trarre vantaggio per alleggerire il nostro monte tasse. Tra queste troviamo, ad esempio, una modifica alle detrazioni per la sostituzione degli infissi, così come sono stati varati degli incentivi per le spese di rimozione dell’amianto. Da tre anni, poi, assistiamo ad una persistente azione positiva per quanto riguarda la sensibilizzazione verso il verde nelle nostre città ed è così che il Consiglio dei Ministri ha approvato il Bonus Verde 2018. Un bonus in vigore dal 1 gennaio di quest’anno, che mira ad abbattere l’inquinamento e a ristabilire un equilibrio eco-sostenibile anche laddove il cemento e l’opera dell’uomo regnano sovrani. Vediamo nello specifico come funziona il Bonus Verde 2018, a chi è rivolto, come fare per ottenere le detrazioni e, soprattutto, quali sono le spese detraibili.
Chi ha diritto alle agevolazioni?
Il Bonus Verde 2018 spetta a tutti coloro che eseguono interventi verdi di riqualificazione di aree private. Possono richiederlo sia i privati cittadini che i condomini per le aree comuni. Le spese per poter essere considerate detraibili devono essere a carico di chi detiene l’uso della casa. Quindi, da un’interpretazione della norma, anche chi ha una casa in affitto o in usufrutto gratuito può accedere alle detrazioni. Ciò che conta, infatti, è la possibilità di dimostrare un qualsiasi titolo che certifichi il possesso o altro diritto di uso sull’immobile. Tra gli interventi, nella nuova Legge di Bilancio, vengono indicati quelli relativi al recupero di giardini di interesse culturale e storico, nonché la riqualificazione dei prati abbandonati e la sistemazione del verde in aree quali giardini, balconi e terrazzi. Per quanto concerne le piante in vaso, queste possono essere considerate all’interno del Bonus Verde 2018 solo nel caso siano inserite in un contesto più ampio, cioè all’interno di un intervento di rinnovamento totale di un’area verde o della sua creazione ex novo. I contribuenti saranno felici di conoscere un’altra importante novità: gli incentivi, infatti, non saranno calcolati sulla persona, ma sulla casa. In questo modo se si è in possesso ad esempio di due abitazioni, è possibile andare ad intervenire su entrambe e giovare della somma complessiva delle due detrazioni.
Quali interventi possono essere incentivati attraverso il Bonus Verde 2018?
Come anticipato, il Bonus Verde 2018 può essere richiesto per le spese sostenute per lavori di sistemazione di aree verdi o di recupero delle stesse, a patto che siano spazi di pertinenza di immobili privati e aree di interesse storico. Stiamo parlando di terrazzi, giardini e anche balconi di tipo condominiale. In questa particolare tipologia di detrazione sono da comprendersi, quindi, tutte quelle azioni atte a riportare il verde nelle nostre città. Nello specifico, i lavori possono essere quelli di potatura di grandi siepi, in un contesto di riqualificazione dello spazio, ad esempio. Ma anche l’innesto di nuove piante e nuovi alberi, il rifacimento di impianti di irrigazione, la sostituzione delle vecchie siepi e la messa a nuovo di prati. Allo stato attuale, si attendono dall’Agenzia delle Entrate informazioni più dettagliate, in quanto potrebbero rientrare nel Bonus Verde 2018 anche altri tipi di interventi. Ma per averne conoscenza, dobbiamo aspettare l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio e, soprattutto, il suo prossimo decreto attuativo.
A quanto ammontano gli incentivi nello specifico?
Secondo la Legge di Bilancio 2018, la detrazione è fissata al 36% per un limite di spesa massimo per unità abitativa pari a 5.000 Euro. In questo importo sono compresi anche tutti quei costi che si dovranno sostenere per il mantenimento dell’intervento eseguito. Calcoli alla mano, quindi, il contributo massimo per ogni immobile sarà quello di 1.800 Euro. Bisogna però fare attenzione ad un dettaglio. La detrazione, infatti, non è recuperabile nello stesso anno in cui si è sostenuta la spesa, ma andrà ripartita in dieci quote uguali per i dieci anni successivi. Il Bonus Verde, insomma, segue la stessa logica del bonus per il risparmio energetico e quello per le ristrutturazioni, anch’essi incassabili in dieci anni d’imposta.
Come fare richiesta per il Bonus Verde 2018
Per poter accedere alla detrazioni per il Bonus Verde 2018 si deve semplicemente far richiesta tramite la Dichiarazione dei Redditi. Al momento della presentazione dei documenti per la compilazione, però, andranno esibite le prove, chiamiamole in questo modo, delle spese sostenute. Spese, quindi, che andranno pagate non in contanti, ma con particolari metodi di pagamento che certifichino l’oggetto della spesa stessa. Il modo più sicuro per farlo è quello del cosiddetto bonifico parlante, un particolare bonifico che contiene al suo interno tutti i dati identificativi di quel pagamento, ma potrete pagare anche con un assegno o un bollettino postale. Un dato importante da far inserire nei pagamenti è quello del codice fiscale, dal momento che si tratta di una detrazione sull’Irpef. Ricordate infatti che, al momento della Dichiarazione dei Redditi, quella spesa potrà essere detratta solo da colui che ha effettuato quello specifico pagamento. Facciamo un esempio: se il Signor Bianchi ha pagato la potatura delle siepe del suo giardino, quella spesa non potrà essere detratta dalla dichiarazione della Signora Verdi, benché sia sua moglie e proprietaria anch’essa della stessa casa.
Bonus Verde 2018 anche per i condomini
Come già spiegato, anche i condomini possono usufruire del Bonus Verde 2018 per tutte le spese condominiali relative. I lavori che rientrano nelle detrazioni sono quelli che intervengono sulle aree comuni delle varie unità immobiliari ad uso abitativo, così come elencate dal codice civile. Le spese andranno ripartite, seguendo le varie quote, tra i vari condomini. Anche in questo caso il limite è di 5.000 Euro per unità abitativa e la detrazione spetterà ad ogni singolo condomino per la quota a lui spettante, a patto che la spesa sia versata al condominio entro i termini previsti per la dichiarazione dei redditi.
Breve riepilogo sullo sconto fiscale per il 2018
Facciamo un breve riepilogo in modo da avere ben chiari tutti i passaggi spiegati fin qui sul Bonus Verde 2018. La detrazione è fissata al 36% su una spesa massima di 5.000 Euro per unità abitativa e i lavori detraibili sono quelli di sistemazione o realizzazione di aree verdi all’interno di proprietà private, giardini di interesse storico e aree comuni condominiali.
Tutti i contribuenti che hanno un qualsiasi titolo di proprietà, possesso o detenzione su un immobile possono accedere al bonus, a patto che sostengano in prima persona le relative spese, attraverso metodi di pagamento tracciabili, come il bonifico parlante.
All’interno degli interventi consentiti sono comprese anche tutte le opere di manutenzione per i lavori principali. Le detrazioni saranno ripartite in dieci anni d’imposta, divise in quote costanti.