L’Italia è un paese meraviglioso… dal punto di vista paesaggistico
Indice dei Contenuti
- 1 L’Italia è un paese meraviglioso… dal punto di vista paesaggistico
- 2 L’Italia è un paese meraviglioso… anche dal punto di vista architettonico
- 3 Ristrutturare non significa riqualificare
- 4 Riscaldamento casalingo e inquinamento atmosferico
- 5 La nostra battaglia per la rivoluzione energetica
- 6 Le testimonianze degli addetti ai lavori
Si fa sempre più attenzione a non deturpare il territorio e, giustamente, si cerca di scongiurare una “cementificazione” molte volte davvero esagerata.
La coscienza civile sta maturando e si è cominciato un percorso virtuoso di leggi ed incentivi a sostegno delle energie rinnovabili, della riqualificazione del territorio e del patrimonio immobiliare.
Ottime iniziative, che ci fanno ben sperare per il futuro del nostro Paese e del Pianeta.
L’Italia è un paese meraviglioso… anche dal punto di vista architettonico
Vantiamo un patrimonio monumentale e artistico di altissimo livello, un’eredità architettonica preziosissima, che va rispettata e valorizzata.
In questo articolo non ci riferiamo quindi a questi gioielli di storia e cultura di cui c’è solo che da andare fieri.
Parliamo purtroppo di molte “brutture” di edilizia civile ed industriale che nel corso dell’ultimo secolo hanno deturpato il profilo di molte città italiane.
Parliamo di vecchi casali di campagna ed edifici abbandonati che sono ormai ruderi, parliamo di fabbriche dismesse, impianti sportivi e turistici falliti, di opere civili iniziate e mai finite, parliamo, nostro malgrado, delle case, delle scuole, delle tante strutture pubbliche e private colpite da terremoti più o meno recenti e completamente distrutte…
Ristrutturare non significa riqualificare
Si dà per scontato che si debba recuperare l’esistente.
Si dà per scontato che si debba per forza ristrutturare, mentre spesso sarebbe molto più agevole e performante demolire e ricostruire.
La parola riqualificazione viene troppo spesso intesa – erroneamente – come sinonimo di ristrutturazione.
Questo è un problema.
Riscaldamento casalingo e inquinamento atmosferico
Forse non tutti sanno che una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico è il riscaldamento domestico. Gli inquinanti emessi per scaldare casa possono variare in forma e misura a seconda del combustibile utilizzato, della tipologia di riscaldamento, dello stato in cui versa l’impianto, ma rappresentano comunque una quota di veleno che immettiamo tutti i giorni nell’atmosfera, raggiungendo soglie pari a quelle degli inquinanti prodotti dai veicoli.
Per limitare l’inquinamento da polveri sottili prodotto dalle auto organizziamo giornate di targhe alterne e stop ai veicoli che consumano di più, ma non riusciamo a trovare un modo efficace per limitare i danni causati dalle nostre stesse abitazioni?
Il privato cittadino sensibile ai temi della bioedilizia, dell’ecosostebilità, della salvaguardia del pianeta che vuole partecipare alla rivoluzione energetica dando il suo piccolo contributo, può farlo partendo dalla propria casa.
Peccato che in questo percorso venga a scontrarsi con il circolo vizioso dei “ristrutturatori”.
Difficilmente infatti gli verrà proposto di demolire per ricostruire secondo criteri di ecosostenibilità e sicuramente non avrà incentivi nel caso optasse per questa soluzione radicale, ma performante.
La nostra battaglia per la rivoluzione energetica
Una legge che incentivi le demolizioni e ricostruzioni in ottica green darebbe il giusto slancio all’intero settore.
Parallelamente occorre sensibilizzare i cittadini a queste problematiche affinché siano più consapevoli e comprendano una scelta che può far paura.
Potremmo ridisegnare l’assetto urbanistico, abbassare le emissioni di CO2 e ridurre l’inquinamento atmosferico e cittadino, alleggerire le bollette e creare milioni di posti di lavoro.
Tutto con una semplice scelta: rinnovare invece che preservare.
Le testimonianze degli addetti ai lavori
Abbiamo intervistato a questo proposito alcuni costruttori di case in legno prefabbricate, che rappresentano senza dubbio una delle soluzioni migliori per effettuare un concreto passo verso il comfort abitativo, nonché il risparmio energetico, con la sua comprovata riduzione delle emissioni.
Sentiamo il loro punto di vista in questo video: