Coibentazione della copertura_cos'è, a cosa serve e quanto costa

Superbonus e Coibentazione della copertura: cos’è, a cosa serve e quanto costa

I vantaggi di un tetto isolato

La copertura degli edifici ha il compito di proteggere la casa dagli agenti atmosferici, quali vento, pioggia e neve, ma assolve anche la fondamentale funzione di isolare termicamente gli ambienti dal freddo e dal caldo.
Un tetto poco o per nulla isolato disperde molto calore durante i mesi invernali ed è una delle principali cause del surriscaldamento estivo, con conseguente discomfort per gli occupanti e costi elevati per le bollette energetiche.

Al contrario, un tetto ben coibentato migliora il benessere microclimatico e la qualità della vita in tutte le stagioni, limitando il rischio di infiltrazioni, di rumori e di umidità.

L’isolamento degli edifici moderni

Gli edifici moderni sono caratterizzati da un elevato isolamento termico dell’involucro, spesso garantito dal cosiddetto “cappotto termico“.
Ovviamente la copertura non fa eccezione ed è sicuramente uno degli aspetti costruttivi maggiormente curati dal punto di vista esecutivo.

I costi di un tetto chiavi in mano sono attualmente superiori rispetto al passato (anche recente), ma con una maggiore spesa che si ripaga nel tempo, grazie alle minime dispersioni di calore ed alla limitata necessità di ricorrere al raffrescamento estivo.

Superbonus e Coibentazione della copertura

Le recenti novità normative introdotte mediante il Decreto Rilancio elevano al 110% l’aliquota per la detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, quali l’isolamento dell’involucro di un edificio esistente, tra cui la copertura.

Si tratta peraltro di un intervento definito “trainante” dall’Agenzia delle Entrate che dà diritto al Superbonus (anche mediante cessione del credito), se riguarda almeno il 25% della superficie esterna del fabbricato, con contestuale salto di due classi energetiche (ad esempio, da E a C).

Materiali e tecniche di intervento

I principali interventi riguardano la posa di un isolante a pannelli di elevato spessore e densità.
Quest’ultima caratteristica è importante se si vuole migliorare lo sfasamento estivo ed ottenere un elevato comfort degli ambienti sottotetto.

In linea di principio, sarebbero da escludere materiali leggeri come schiume poliuretaniche, EPS, XPS.
E’ fondamentale lo spessore dell’isolante (da 16 a 24 cm), anche per migliorare le prestazioni invernali.

I migliori materiali da utilizzare sono il sughero, la fibra di legno o di cellulosa e la lana minerale ad alta densità, perché possiedono ottime qualità fonoisolanti, stabilità dimensionale, resistenza meccanica, resistenza al fuoco e permeabilità al vapore.

E’ importante posare i pannelli al di sotto dell’impermeabilizzazione per garantire un’adeguata protezione da eventuali infiltrazioni dovute alle piogge, così come assicurare una buona ventilazione.

I costi sono leggermente superiori ad altre soluzioni, ma vengono senz’altro ripagati dalle caratteristiche superiori. E’ fondamentale impiegare pannelli certificati con marcatura CE, per garantire il rispetto dei requisiti normativi e la sicurezza degli occupanti.

Dovendo intervenire su una copertura esistente a falde inclinate è inoltre possibile trasformarla in un tetto ventilato. La ventilazione assicura l’asportazione dell’eventuale umidità interstiziale prodotta, ma è in grado di asportare il calore accumulatosi nel sottotetto, creando un canale di circolazione dell’aria che migliorerà sensibilmente le condizioni climatiche degli ambienti sottostanti.

Intervenire dall’esterno

L’isolamento di una copertura esistente può essere eseguito dall’esterno, posando l’isolante all’estradosso della struttura e sotto il manto di copertura.
Questa soluzione risulta la più efficace ed è sicuramente da consigliare se si vuole massimizzare le prestazioni energetiche estive nel caso di ambienti sottotetto abitati. Può essere abbinata al rifacimento delle impermeabilizzazioni e alla creazione della camera di ventilazione.

Intervenire dall’interno

La soluzione meno invasiva prevede invece un isolamento dall’interno; in genere è indicato per i sottotetti non abitabili ed il beneficio è limitato al periodo invernale, in quanto non risulta efficace per migliorare lo sfasamento estivo, in quanto l’isolante tende a mantenere il caldo negli ambienti sottostanti.

L’unico vantaggio sono i costi contenuti e la velocità di posa. Se non è possibile isolare dall’esterno (in presenza di vincoli, ad esempio nei centri storici), è necessario scegliere isolanti traspiranti ad alta densità, possibilmente posti tra le travi del tetto (se la struttura è in legno). Successivamente si dovrà realizzare uno strato di finitura interno in cartongesso.
Nel caso di una struttura in laterocemento è da considerare che una coibentazione interna andrà a diminuire l’altezza dei locali, aspetto che va valutato dal punto di vista urbanistico, per non scendere al di sotto delle altezze minime previste per gli ambienti abitabili.

Costi dell’isolamento termico di un tetto esistente

Il costo di sola fornitura dei materiali isolanti varia da 10 ai 40 euro al metro quadro, a cui va sommata la posa in opera, dai 30 ai 40 euro al metro quadro.

Ogni intervento di isolamento termico include altre voci di spesa che riguardano opere strutturali, il rifacimento dei canali di gronda e del manto di copertura, la posa di teli impermeabilizzanti, freni o barriere al vapore, listelli, ecc.

In generale il costo da sostenere dipende dalle caratteristiche e dallo stato della copertura originaria, oltre che dalla soluzione tecnica adottata che può prevedere il rifacimento parziale o totale del tetto. Per questo è fondamentale rivolgersi a tecnici preparati in grado di valutare gli interventi più consoni, affidando il lavoro a manodopera qualificata.

Ricordiamo che l’intera spesa può essere attualmente incentivata mediante Superbonus al 110%, con costi minimi o addirittura pari a zero.

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE: Quanto costa realizzare un tetto in legno?

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6 Commenti su “Superbonus e Coibentazione della copertura: cos’è, a cosa serve e quanto costa
  1. Se si ha il tetto in eternit e si volesse rifarlo in legno, è possibile accedere all’ecobonus 110? Se si quali voci quali:copertura,tegole, isolanti,rientrerebbero?

  2. Ho una villetta bifamiliare con un sottotetto alto e luminoso ma è ancora rustico.Vorrei approfittare del superbonus per isolare dall’interno il tetto.Inoltre mi sto muovendo anche per altri interventi per il passaggio delle due classi.Posso rientrare nel 110%? Potreste contattarmi?

  3. Forse è il caso di evidenziare che i sottotetti non riscaldati non rientrano nel 110% in caso di isolamento termico all’esterno, ma solo coibentando il solaio.

  4. In zona con vincolo paesaggistico, non potendo alzare il tetto si può ricorrere a filtro anti infrarossi e anticondensa per giustificare il rifacimento del tetto nell’ottica del risparmio energetico?

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