Ristrutturare una casa in legno
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Anche in Italia sono ormai moltissime le famiglie che vivono in una casa prefabbricata in legno.
Dopo alcuni anni possono cambiare le esigenze abitative, i figli crescono e vanno a vivere per conto proprio, la casa può essere venduta ed acquistata da nuovi proprietari.
Insomma, come per qualsiasi immobile di abitazione, subentra la necessità di modificare gli spazi e di adattare o suddividere gli ambienti rispetto all’impianto originale, spostando una parete o una porta, demolendo una tramezza o intervenendo sugli impianti esistenti.
Questi interventi, considerati di routine sugli edifici in muratura, rientrano pienamente tra le comuni opere di ristrutturazione edilizia.
Apportare modifiche ad un edificio prefabbricato in legno
Abbiamo affermato a più riprese che le case in legno a basso consumo sono da considerarsi alternative all’edilizia tradizionale in laterocemento, con vantaggi, peculiarità e limiti.
E’ dunque possibile trasformare una casa prefabbricata o si tratta di interventi difficoltosi o addirittura non realizzabili?
Partiamo analizzando il sistema costruttivo: la maggior parte delle costruzioni in legno è largamente riconducibile a due tipologie costruttive, le pareti a telaio o a pannelli XLAM.
In Italia il mercato è infatti sostanzialmente suddiviso equamente tra le due soluzioni.
Case in legno a telaio: la parete esterna
Ne caso della parete a telaio, la struttura portante è costituita da montanti verticali posti a distanza regolare racchiusa da pannelli di tamponamento fissati su entrambi i lati. Il comportamento strutturale resta comunque molto simile a quello di un muro pieno.
Il tipico scheletro di un edificio a pareti intelaiate su due piani fuori terra sarà completato da un solaio ed una struttura di copertura tradizionali a travi e perline. Quasi sempre questi elementi vengono prefabbricati in stabilimento e velocemente montati in cantiere.
Case in legno in xlam: la parete esterna
Le pareti xlam sono costituite da una struttura in elementi multistrato pieni costituiti da pannelli lamellari massicci ottenuti incollando strati incrociati di tavole di abete, tagliati e sagomati in base al progetto, completi di aperture interne ed esterne.
Modificare la struttura portante
Al pari di un edificio in muratura e calcestruzzo, gli elementi strutturali di un edificio in legno vengono opportunamente calcolati per dimensione e posizione per garantire resistenza statica e sismica alla costruzione, nel rispetto delle norme vigenti.
E’ evidente che la manomissione di una struttura portante non è quasi mai possibile, indipendentemente dai materiali impiegati e dal sistema costruttivo adottato.
Si capisce, dunque che NON è possibile modificare la struttura portante di una casa prefabbricata in legno, così come non lo è per gli edifici realizzati con altri metodi, materiali e sistemi costruttivi.
Le case in legno, però, non sono composte unicamente da elementi portanti. Sono presenti infatti isolamenti termici, pareti leggere non portanti o tramezze, contropareti e vani impiantistici.
Modifiche strutturali alle pareti interne
Buona parte dei muri interni separa unicamente gli ambienti e non possiede alcuna funzione strutturale. Queste tramezze possono essere spostate, eliminate o aggiunte senza difficoltà, in quanto la loro modifica non pregiudica il comportamento statico complessivo dell’edificio.
E’ ovviamente possibile chiudere o aprire varchi e porte senza particolari problemi, con il vantaggio di intervenire velocemente rispetto ad un analogo intervento in un edificio in muratura.
Per maggiore sicurezza, prima di intervenire è sempre meglio valutare insieme al proprio tecnico se le modifiche compromettono o meno l’integrità della struttura esistente ed eventualmente prevedere la realizzazione di opere complementari di rinforzo strutturali che andranno sempre dimensionate da parte di un ingegnere abilitato (come travi e putrelle in acciaio).
Modifiche agli impianti
Un altro aspetto riguarda le modifiche agli impianti elettrico ed idrotermosanitario.
Nelle case in muratura è prassi creare le cosiddette “tracce” all’interno dei muri in laterizio forato. Queste brecce vengono realizzate direttamente in cantiere in base al progetto degli impianti. Anche le trasformazioni successive adottano il medesimo approccio, ovvero “rompere e chiudere”.
Si tratta di interventi più o meno invasivi in base alla complessità delle modifiche, ma non di certo rapidi e contenuti, comportando tempi lunghi ed inevitabile produzione di rumore e polvere all’interno dell’abitazione.
Le moderne case in legno prevedono quasi sempre una controparete destinata agli impianti sul lato interno delle pareti perimetrali e su almeno un lato delle pareti portanti interne. Questo vano è dimensionato in base alle esigenze impiantistiche ed ha in genere una profondità netta di 5-10 cm.
All’interno della controparete possono passare tubi corrugati e scatole per l’impiantistica elettrica, ma anche colonne di scarico, sfiati, tubi per aria e ventilazione meccanica.
Le modifiche all’impiantistica di una casa in legno, come ad esempio lo spostamento di una presa o di un punto luce, risultano agevoli e permettono agli occupanti di soggiornare nella propria abitazione anche durante i lavori, in quanto l’intervento sarà sempre di modesta entità.
Ovviamente il rifacimento globale degli impianti in una casa prefabbricata in legno richiede tempi più lunghi, ma non comporterà problematiche aggiuntive rispetto ad un fabbricato in muratura ed è comunque quasi sempre possibile.
In conclusione
Gli edifici prefabbricati in legno possono essere modificati da un punto di vista strutturale e impiantistico al pari degli edifici tradizionali in muratura o latero cemento e, sotto certi aspetti, in maniera più agevole e rapida.
Per quanto riguarda i muri perimetrali portanti, invece, che siano in legno o altro materiale, sarà più difficile se non impossibile effettuare modifiche, poiché la struttura portante garantisce la stabilità e la sicurezza sismica dell’abitazione stessa.
In caso di ristrutturazione di una Casa in legno prefabbricata, dunque, proprio come per una in mattoni, occorre rivolgersi preventivamente ad un tecnico qualificato che valuti l’entità delle modifiche che si desidera apportare e le eventuali conseguenze che queste possono avere sulla solidità dell’intera casa.
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