Vecchie case in muratura: bonus, adeguamenti e ristrutturazioni

Vecchie Case in muratura: bonus, adeguamenti e ristrutturazioni

Gli standard costruttivi di oggi

I moderni sistemi costruttivi in legno sono espressamente concepiti per la realizzazione di edifici a basso consumo energetico, a loro volta caratterizzati da elevati livelli di comfort bioclimatico termico ed acustico. Per questo motivo, essi trovano ampia applicazione in ambito residenziale per la costruzione di nuove abitazioni e si prestano ottimamente per aumentare la cubatura di fabbricati esistenti, mediante ampliamenti e sopraelevazioni, grazie ai pesi ridotti ed alla realizzazione a secco in tempi contenuti.

La verifiche sismiche

Gran parte del patrimonio immobiliare italiano è stato realizzato nei decenni passati con criteri assai distanti rispetto alle attuali normative in materia di antisismica, termica ed acustica.
Sino a 10-15 anni fa il calcolo strutturale degli edifici non contemplava il rischio sismico, fatta eccezione per alcune regioni (come il Friuli Venezia Giulia) interessate in passato da terremoti di forte magnitudo. Dopo gli eventi che hanno colpito l’Abruzzo e l’Emilia è stata introdotta una classificazione nazionale che ha di fatto esteso l’obbligo della verifica sismica a tutto il territorio italiano. Le nuove costruzioni (indifferentemente, in legno o muratura) sono sempre edifici sicuri, mentre l’adeguamento degli immobili esistenti viene realizzato su base volontaria (non vi è un obbligo di legge) ed incentivato mediante il cosiddetto “Sisma Bonus”.

Riqualificazioni e Ristrutturazioni

Gli edifici del passato (anche relativamente recenti) disperdono molta energia termica e sono spesso caratterizzati da mediocri livelli di benessere climatico indoor, soprattutto nei mesi in cui le temperature esterne tendono a portarsi su livelli di “picco” invernale ed estivo. La riqualificazione energetica è a sua volta facoltativa ed è incentivata fiscalmente mediante “Bonus Energia“. Sono previste numerose tipologie di intervento che vanno dalla sostituzione di impianti ed infissi al rifacimento del tetto, sino alla realizzazione del cappotto esterno.
Questi strumenti di incentivazione fiscale si affiancano da qualche anno al tradizionale “Bonus Ristrutturazione“, introdotto dal legislatore per stimolare il settore edilizio, che in Italia è in una fase di perdurante stagnazione, pur rimanendo l’edilizia uno dei principali comparti economici del paese, in grado di fornire occupazione ad un ingente numero di addetti e soggetti tra imprese e professionisti.

Quando e come intervenire

Gli interventi di adeguamento sismico, riqualificazione energetica e ristrutturazione risultano interessanti se il fabbricato esistente è relativamente recente o possiede caratteristiche architettoniche di pregio.
Sono molti i casi in cui l’immobile risulta fatiscente ed inadeguato sotto ogni punto di vista e di esso vi è poco o nulla da salvare. Per i vecchi edifici non adeguati nel corso degli anni risulta quasi sempre necessario il rifacimento integrale di impianti e finiture, la sostituzione degli infissi e la demolizione delle tramezze interne non portanti; in pratica è possibile ipotizzare il solo mantenimento delle strutture murarie, del solaio e della copertura, nei casi migliori.
Molti vecchi immobili inoltre sono interessati da muffe ed umidità lungo le pareti esterne dei piani interrati e nella parte bassa dei muri esterni del piano terreno, per via della scarsa cura delle impermeabilizzazioni contro terra che c’era in passato. Un intervento di protezione dall’umidità sulle strutture interrate risulta particolarmente oneroso e difficilmente risolutivo. Alla posa di una guaina impermeabilizzante andrebbe inoltre sempre associato un isolamento termico a cappotto.
Vi è poi il problema dell’adeguamento strutturale di vecchie strutture portanti, sottodimensionate secondo i moderni parametri di legge, soprattutto antisismici. I vecchi tetti, in particolare quelli in laterocemento, restano dei punti deboli dell’involucro, mancando del tutto di isolamenti termici ed essendo quasi sempre privi di camere di ventilazione per l’asportazione del calore estivo.
Il mantenimento di alcune porzioni dell’edificio esistente può risultare persino più oneroso rispetto al loro abbattimento con integrale rifacimento, a fronte di un risultato di compromesso.
Per questo motivo la demolizione e ricostruzione (parziale o completa) di un vecchio fabbricato esistente può essere sempre valutata come un’opzione attendibile, senza pregiudizi, comparando le spese da sostenere rispetto alla ristrutturazione.

L’opzione del Legno

E’ quasi sempre possibile la ricostruzione di un volume edilizio, avvalendosi delle collaudate soluzioni costruttive in legno, con il vantaggio di un migliore controllo dei costi e dei tempi di cantiere, elevati livelli di comfort termoacustico, impiego di materiali sani e naturali.
Gli incentivi fiscali sono richiedibili nella maggior parte dei casi rientranti chiaramente nella “sostituzione edilizia” dell’immobile esistente, con la possibilità di ricostruire ex-novo l’edificio in legno, abbattendo in parte la spesa da sostenere.

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