Obiettivo: Rendere Antisismici i Vecchi Immobili come i Nuovi
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Un intervento di adeguamento antisismico ha lo scopo di portare un immobile esistente allo stesso standard di sicurezza degli edifici di nuova costruzione, così come previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni. Ciò è reso possibile mediante l’uso di tecnologie volte a migliorare la resistenza sismica di strutture in cemento armato, in muratura e in legno strutturale.
Le problematiche attuali: Immobili Antichi e alta Sismicità
A seguito del sisma che ha colpito il Centro Italia, la questione sulla vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano e l’urgente necessità della sua conservazione attraverso interventi di messa in sicurezza sono stati argomenti su cui si è molto discusso. Il nostro Paese, infatti, da un lato è attraversato da una pericolosità sismica elevata, dall’altro invece è caratterizzato da un vetusto patrimonio edilizio, incapace di tollerare sollecitazioni sismiche anche di lieve entità.
La situazione antisismica immobiliare in Italia
Il Consiglio Nazionale Ingegneri si è espresso sulla situazione antisismica italiana, evidenziando che gli abitanti in aree ad alto rischio sismico siano oltre 21 milioni (zone 1 e 2) e 19 milioni quelli che vivono nei comuni classificati in zona 3 (ossia quelle località dove possono verificarsi forti terremoti ma rari). Per questo motivo, gli immobili italiani sono potenzialmente bisognosi di interventi.
Sebbene non sia ancora possibile prevedere o evitare i terremoti, è invece attuabile un’azione preventiva di contenimento, così da evitare che gli edifici colpiti dal sisma arrechino danni alle persone.
Il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008
Il DM 14 gennaio 208 (NTC08) è il protocollo che stabilisce i criteri relativi alla progettazione degli immobili di nuova costruzione e all’adeguamento sismico di quelli preesistenti. In base alla normativa, quindi, sono definiti i principi generali per il progetto, l’esecuzione e il collaudo degli edifici e vengono affrontati anche i temi concernenti le strutture esistenti. Fra queste, hanno l’obbligo di adeguamento le costruzioni con valore strategico ovvero tutti quegli edifici che ricoprono importanti funzioni di protezione civile in caso di terremoto (ospedali, caserme, municipi, scuole, centrali operative del 118, etc.). Ciò significa che gli enti proprietari sono tenuti a verificare la capacità di resistenza sismica e di provvedere al loro adeguamento.
Per i proprietari di immobili, purtroppo, questo tipo di intervento è in molti casi facoltativo, mentre è reso obbligatorio in caso di:
- ampliamento attraverso opere strutturalmente connesse
- cambio di destinazione d’uso e variazioni strutturali di classe
- sopraelevazione
Le tipologie principali di adeguamento antisismico
Gli interventi di adeguamento antisismico si possono classificare in base a due macro-categorie:
- quelli finalizzati ad aumentare la capacità di resistenza dello stabile, come la realizzazione di controventi in acciaio, setti in cemento armato, placcature e fasciature in materiali fibro-rinforzati, incamiciature (in acciaio o in cemento armato) a pareti o pilastri, etc.;
- quelli deputati a ridurre la domanda, ossia l’impatto del sisma su tutte le strutture dello stabile, tra cui sistemi d’isolamento sismico progettati alla base dell’edificio, controventi dissipativi, etc.
Gli interventi antisismici
Per adeguare sismicamente una costruzione sono svolti dei precisi interventi che variano in base ad alcuni parametri (ad esempio se la struttura è monopiano o pluriplano, se è costruita in cemento armato o in calcestruzzo, etc.).
Tutti gli interventi di adeguamento sismico cambiano in base alle caratteristiche della costruzione e devono essere compiute da tecnici specializzati sulla base di prove in laboratorio e indagini diagnostiche. Tuttavia, esistono alcune azioni basilari che possono essere raggruppate in base al tipo di struttura portante: in muratura, in cemento armato e con telaio in legno.
Adeguamenti per Edifici in muratura
Alcuni degli interventi di adeguamento antisismico nel caso di edifici in muratura possono riguardare, a seconda delle circostanze, opere di:
- riduzione dell’eccessiva deformabilità dei solai
- copertura
- incremento della resistenza nei maschi murari
- riduzione delle spinte di archi e volte
- inserimento di paretine armate
Tra gli altri interventi generalmente svolti in questa tipologia di strutture, rientrano anche: cerchiature, cuciture metalliche, rinforzo mediante reticolo cementato, giunti sismici, interventi in fondazione, etc.
Adeguamenti per Edifici in cemento armato
Gli interventi di adeguamento di una costruzione in cemento armato dipendono dalla geometria dell’edificio, dalle sue condizioni di conservazione, dalle caratteristiche dei materiali, dalla sua destinazione d’uso e così via.
Gli interventi su questo tipo di edificio possono avvenire localmente o globalmente.
Nel primo caso si agisce sul singolo elemento strutturale (trave, pilastro, etc.) attraverso, ad esempio, l’aumento delle armature e l’incremento di sezione dell’elemento strutturale, il confinamento con FRP o quello con profilati metallici.
Nel secondo caso, invece, si interviene sulla totalità della struttura, generalmente attraverso l’inserimento di pareti sismo resistenti, di controventi metallici, la dissipazione supplementare dell’energia e l’isolamento alla base dell’edificio.
Adeguamenti per Edifici con telaio in legno
Così come avviene per le strutture portanti di altra natura, anche per l’adeguamento sismico delle costruzioni in legno è necessario valutare il contesto in cui si opera.
In base a ciò, è possibile intervenire attraverso sistemi di consolidamento di travi e solai o mediante sistemi controventati.
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Rivolgersi a Veri Professionisti dell’Adeguamento Antisismico
Indipendentemente dal tipo di abitazione in cui si vive, per effettuare degli interventi di adeguamento antisismico è importante affidarsi a professionisti e specialisti del settore, che siano in grado di effettuare una valutazione puntuale e accurata dello stato dell’immobile per programmare i corretti interventi per metterlo in sicurezza.
Ricordiamo che l’urgenza rappresentata dalla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano, ha determinato da parte del governo l’emanazione di un incentivo ad hoc: il Sisma Bonus è una detrazione fiscale sugli interventi di adeguamento alla normativa antisismica che può essere richiesta per tutti gli immobili ad uso abitativo (prima casa e non) e ad uso produttivo (attività agricole, professionali, produttive di beni e servizi, commerciali o non commerciali) edificati nelle Zone Sismiche 1, 2 e 3.
Fonti:
http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_content&task=view&id=66&Itemid=1
http://zonesismiche.mi.ingv.it/
http://www.terremoti.it/classificazione_sismica_terremoti.htm
http://www.ingegneriasismicaitaliana.com/it/3/news/1016/percezione-della-pericolosit-sismica-in-italia/