La base di una Casa prefabbricata: le fondazioni
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Le case prefabbricate in legno sono costruzioni a carattere permanente, ovvero ancorate solidamente al suolo mediante fondazioni in calcestruzzo armato.
Le fondazioni sono un elemento essenziale di una casa in legno, costituendone la base portante. Esse vanno dimensionate in base a molteplici fattori, come l’entità dei carichi soprastanti ed il peso dell’immobile, la natura e le caratteristiche idrauliche del terreno.
Tipologie di fondazione
Le tipologie di fondazioni più diffuse sono quelle di tipo continuo, ovvero la cosiddetta “platea“, che si differenzia per caratteristiche esecutive dalle fondazioni “a trave rovescia“.
La scelta dell’una o dell’altra tipologia di fondazioni deve essere basata sull’attenta analisi dei pro e dei contro che le caratterizzano.
Le fondazioni “a platea”
La platea di fondazione è costituita da un elemento monolitico orizzontale in cemento armato, di spessore variabile (in genere 30-40 cm), la cui funzione è di scaricare al suolo i carichi della porzione superiore fuori terra dell’edificio (in questo caso in legno).
Le zone in cui si concentrano i carichi principali, in corrispondenza delle pareti in legno portanti, risulteranno maggiormente “armate”, anche se in generale è sempre presente una notevole quantità di acciaio; questo anche per ragioni antisismiche, in quanto le vigenti norme tecniche delle costruzioni prevedono modalità di calcolo sempre più severe, in particolare nelle zone classificate a maggior rischio sismico.
Di contro, si tratta di una soluzione esecutiva assai veloce ed economica, in quanto tecnicamente semplice.
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Vespaio in ciottoli
La platea risulta inoltre efficace per separare la casa in legno dall’umidità del terreno, in quanto è quasi sempre presente un vespaio in ciottoli sottostante ad essa, che produce un efficace distaccamento delle strutture dal suolo.
Una platea è in pratica costituita da un fitto scheletro di reti elettro-saldate e tondini in acciaio posto all’interno di una vasca (racchiusa dai casseri, che ne costituiscono le sponde di contenimento), in cui viene versato il calcestruzzo. Una volta solidificata, essa si presenta come un piano orizzontale, pulito e di ampie dimensioni, con notevoli vantaggi per le lavorazioni successive.
La platea può essere vista come una specie di “zattera”, in grado di distribuire uniformemente i carichi dell’edificio, caratteristica che la rende interessante anche per costruire su terreni con scarsa capacità portante, in quanto eventuali cedimenti del suolo vengono distribuiti su tutta la superficie.
Le fondazioni a trave rovescia
Le fondazioni a trave rovescia sono largamente impiegate nel settore delle costruzioni in legno. Esse sono costituite da un reticolo di travi di sezione rettangolare di varia altezza e larghezza, poste in corrispondenza delle pareti portanti in elevazione. L’altezza di questi cordoli è leggermente superiore a quello medio delle platee (40-50 cm).
Gli spazi vuoti vengono riempiti successivamente con un vespaio che può essere realizzato in ghiaia o mediante igloo aerati. Quest’ultima soluzione trova una crescente diffusione proprio nel campo delle case in bioedilizia. Al di sopra del vespaio viene gettata una solettina moderatamente armata di altezza pari a 10 cm, che andrà a costituire la base grezza del pavimento.
Si tratta di una soluzione costruttiva più onerosa della platea, in quanto la minore quantità di materiale (acciaio e calcestruzzo) è compensata dalla maggiore complessità delle lavorazioni, che richiedono più manodopera e tempi d’esecuzione più lunghi.
Il vespaio aerato ad igloo
Gli igloo (o granchi) sono dei veri e propri casseri a perdere in materiale plastico, il cui successo è dovuto alla possibilità di realizzare una camera di ventilazione vuota sottostante al pavimento, in grado di creare un distacco ottimale tra terreno e getto, con notevoli vantaggi per ridurre l’umidità di risalita dal suolo. A tale scopo è fondamentale garantire un’efficace circolazione dell’aria mediante fori tra una camera e l’altra e comunicanti con l’ambiente esterno.
Il vespaio aerato va realizzato correttamente per evitare infiltrazioni di acqua piovana all’interno delle camere (dovute a scarsa sigillatura delle bocche di aerazione) che possono trasformare il vespaio in un ambiente umido ed insalubre, con tempi di asciugatura lunghi. E’ intuibile che un’umidità persistente sotto il pavimento può causare danni a strutture ed isolamenti, trasformando una soluzione all’asportazione dell’umidità naturale contenuta nel terreno in un problema grave di difficile risoluzione.
Un ambito di applicazione particolarmente efficace degli igloo è la costruzione in zone caratterizzate dalla presenza di gas radon nel sottosuolo, particolarmente pericoloso per la salute umana, rilevabile in alcune zone d’Italia.
I costi di realizzazione
Non è semplice fornire un costo univoco per la realizzazione delle fondazioni di una casa in legno, in quanto le modalità esecutive possono differire di molto tra un caso e l’altro.
Nel prezzo, si deve sempre considerare lo scavo, la realizzazione di una base di appoggio uniforme delle fondazioni (il cosiddetto “magrone“), le strutture in calcestruzzo armato (materiale e manodopera), escludendo eventuali tubazioni ed isolamenti.
Nel caso della semplice platea di fondazione, il costo “puro” delle fondazioni varia tra 100/150 € al metro quadro, a cui vanno aggiunti i costi di scavo (4/6 € al metro cubo), la manodopera per la realizzazione dell’armatura (10/15 € al metro lineare), la posa dei casseri e il versamento del calcestruzzo (altri 4/6 € per metro cubo).
Complessivamente gli importi unitari sono quasi sempre superiori a 200 € al metro quadro.
Tale cifra è destinata a salire se si opta per una soluzione a travi rovesce con vespaio con igloo, sino a 300 € al metro quadro.