Costruire con il legno: il legno strutturale
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Il legno è il materiale con cui sono state edificate le prime case dell’essere umano. La scelta delle essenze legnose da utilizzare, con il tempo, l’esperienza e le conoscenze scientifiche e tecniche, è diventata sempre più accurata, così come il taglio dei tronchi e le modalità di assemblaggio delle strutture.
Oltre alle caratteristiche singolari per ogni specie di albero, vengono presi in considerazione anche altri fattori, come il luogo di provenienza, che può determinare, in base alle differenti condizioni ambientali, diverse strutture legnose del tronco.
Il legno da costruzione, tecnicamente definito come legno strutturale, è, dunque, il frutto di un insieme di scelte e selezioni che ne definiscono la qualità, in termini di resistenza, flessibilità, leggerezza e lavorabilità definita dalle esigenze.
Vediamo quali siano le più importanti qualità del legno strutturale e da dove vengano i migliori legni per costruire.
Le qualità del legno strutturale
Abbiamo parlato, anche nella Guida alle Case in Legno, delle qualità del legno in generale, ma oggi vediamo, più nel dettaglio, quali siano i principi di selezione del legno strutturale.
Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 forniscono le indicazioni alle aziende che costruiscono con questo materiale. Per scegliere al meglio il legno da costruzione vengono prese in considerazione alcune caratteristiche fisiche del legname, oggi regolamentate da norme UNI ben specifiche, come la UNI-EN 8939:1987, la UNI-EN 338:2016, la UNI 9504:1989, ecc. che definiscono le prestazioni del legno in base al suo utilizzo.
In particolare, le caratteristiche più rilevanti per valutare l’idoneità del legno strutturale sono:
- la massa volumica (a umidità normale pari al 12%) ossia il peso in g/cm³ (Norma UNI-ISO 3131:1985);
- il tipo di fibratura (regolare-dritta o irregolare-intrecciata);
- la curabilità dagli attacchi di funghi;
- la durata naturale contro attacchi di insetti, in base ai tipi di insetto;
- la stabilità dimensionale in opera;
- la presenza o assenza di resine o gomme;
- la tenuta a collegamenti incollati (se previsti)
- la tenuta a collegamenti con chiodi o viti;
- l’idoneità alla verniciatura;
- l’impregnabilità con antisettici, igniritardanti, idrorepellenti ed altri impregnanti (Norma UNI 8662-2:1988).
Naturalmente, nella costruzione di case, il Produttore di legno ed il Costruttore sapranno scegliere quale tra i legni strutturali idonei sia più adatto alla realizzazione della struttura abitativa, anche in base ad altri fattori, come:
- la plasticità;
- l’elasticità;
- la flessibilità;
- la resistenza: all’aperto, all’acqua ed al coperto;
- la durezza;
- la durata: lunga o lunghissima;
- la resistenza al fuoco (vedi articolo).
Le differenti metodologie costruttive, inoltre, possono valorizzare le proprietà del legno. Ad esempio, l’assemblaggio di tavole opportunamente tagliate, come le grosse travi composte, il legno lamellare o i pannelli del metodo X-Lam, dona al legno una “resistenza flessibile” molto elevata, sia alla compressione che alla trazione.
Il legno da costruzione si trova, generalmente, all’interno delle strutture, quindi le sue qualità estetiche, come la venatura ed il colore, non vengono spesso prese in considerazione. Tuttavia, nella realizzazione di Case in Legno, succede spesso che alcune parti strutturali restino a vista ed anche la bellezza di un’essenza legnosa risulta importante per l’occhio.
Le essenze legnose più utilizzate per costruire
Le specie arboree maggiormente utilizzate nelle costruzioni sono, naturalmente, quelle che si adattano meglio alle esigenze strutturali richieste dall’edilizia.
Nella seguente tabella vediamo le resistenze meccaniche del legno di alcune specie arboree:
In generale, grazie alle ottime caratteristiche ormai riconosciute, gli alberi più utilizzati per la realizzazione di legno strutturale sono:
- l’Abete bianco, molto diffuso nel nord e centro Europa e molto utilizzato per le sue qualità, compresa la presenza di resina che rende difficile il proliferare di organismi dannosi. Oltre al bianco, è utilizzatissimo anche l’Abete rosso, per le proprietà fisiche, ma anche per la bellezza delle venature;
- la Douglasia (Abete di Douglas), la resistenza del legno non è uniforme, dunque va controllato e verificato con attenzione;
- il Larice, molto utilizzato anche per la realizzazione di legno lamellare;
- il Pino, anch’esso resinoso, resistente e utilizzato per legno lamellare e compattato;
- il Castagno, latifoglia diffusa in Francia e in Italia, anche se da noi non è presente in grandi tronchi;
- il Noce, ottimo per le bellissime venature; impiegabile in tanti campi, ma molto costoso e privo di resine;
- il Faggio, diffuso in tutta Europa; ha una buona resistenza, ma è privo di resine.
La provenienza del legno
Sicuramente tutti abbiamo sentito parlare dei violini fabbricati con legni particolari di abete provenienti dai boschi della Val di Fiemme, dove le condizioni dell’ambiente boschivo, come piovosità, umidità dell’aria, temperatura, favoriscono alcune caratteristiche ideali per la crescita degli alberi.
Allo stesso modo, alcune località sono più rinomate per la crescita di alberi da legno strutturale.
Tra queste troviamo:
- l’Austria, per l’abete;
- la Scandinavia, per l’abete ed il pino;
- la Svizzera, per il larice e l’abete;
- la Francia, per larice e abete;
- l’Inghilterra, per il faggio;
- la Germania, per l’abete;
- Europa dell’Est, per pino e abete;
- Nord America, per la Douglasia e l’Acero;
L’Italia possiede una grande varietà di legni di ottima qualità ed il legno italiano è rinomato, specialmente quello delle abetine del nord del paese, sia per le costruzioni, sia per la realizzazione di mobili e strumenti musicali.
Anche Cina, Africa e Sud America producono legno strutturale, ma il legname spesso non è qualitativamente soddisfacente per le costruzioni e a volte le risorse sono sfruttate in modo non ottimale.
Infatti, oltre alle questioni tecniche, la provenienza del legno dipende anche dalla necessità di tutelare gli habitat forestali a rischio, come alcune foreste dell’Amazzonia o dell’Asia. Per questo motivo, esistono certificazioni, ad esempio PEFC e FSC, che attestano che il legno proviene solo da foreste gestite in modo sostenibile.
Insomma, scegliere una Casa prefabbricata in Legno è un viaggio verso il benessere abitativo che deve iniziare, oltre che dalla conoscenza della spesa da affrontare, anche da una base solida: il materiale giusto.