Case in Legno: Come isolare correttamente una Casa Prefabbricata
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L’isolamento termico delle case prefabbricate in legno è un tema molto sentito e discusso. Per isolare termicamente un edificio è possibile decidere tra diversi materiali costruttivi, ma questa scelta non è sempre facile. Con quest’articolo, vogliamo offrirti delle informazioni importanti sui materiali da utilizzare per l’isolamento termico della tua casa e i loro vantaggi in base alle diverse aree geografiche d’Italia. Prima, però, vediamo perché l‘isolamento termico delle case in legno è tra i benefici più evidenti di questo tipo di costruzioni.
Case in legno: niente umidità, fresco d’estate e caldo d’inverno
Il legno, tra le sue numerose proprietà, possiede anche quella di regolare il tasso di umidità in modo naturale: ciò significa che, se l’umidità all’interno di un’abitazione è eccessiva, il legno la assorbe per poi restituirla all’ambiente se l’aria diventa troppo secca. Non dimentichiamo poi che proprio il legno è il materiale più idoneo quando si vuole assicurare l’irradiazione del calore in maniera uniforme e, in particolar modo, quando si vuole isolare termicamente una casa nel modo migliore.
Le case in legno, in parole povere, si auto-climatizzano sia d’inverno che d’estate!
L’isolamento invernale delle case in legno
Partiamo dal presupposto che un edificio isolato termicamente in modo efficiente è anche un edificio isolato bene acusticamente, contribuendo in tal modo a favorire il benessere generale dei suoi abitanti.
Per dare vita ad un corretto isolamento termico invernale, le case prefabbricate riducono al minimo la dissipazione di calore da infissi, pareti e tetto. Le case in legno sono in grado di raggiungere livelli elevati di rendimento energetico proprio grazie al loro alto isolamento termico, soprattutto nei mesi invernali.
Il fabbisogno minimo di energia necessario per il riscaldamento invernale si ottiene in particolar modo attraverso una costruzione finalizzata a ridurre al minimo la dispersione del calore. Ciò è possibile realizzando un edificio che tenda a un cubo perché – a parità di volume – più è alta la superficie disperdente, più energia è necessario impiegare per scaldarla. Una pianta uniforme e compatta, senza particolari rientri nella sagoma, poche aperture rivolte verso nord e una copertura semplice, riescono a elevare il rendimento termico dell’involucro abitativo.
Per ottenere il massimo rendimento del guadagno solare, inoltre, è indispensabile accumulare il calore invernale attraverso una captazione dell’energia passiva, principalmente nelle ore più calde del giorno, grazie alla disposizione degli ambienti più abitati verso sud.
Le vetrate poi riescono a lasciare passare la radiazione luminosa e a scaldare in modo efficace l’abitazione per via dell’effetto serra, impedendo così al calore stesso di abbandonare l’abitazione. Installare infissi moderni (come ad esempio, i tripli vetri) influisce in maniera efficace sulla componente solare, riducendo le dissipazioni causate dal basso isolamento che il vetro stesso possiede rispetto alla parete coibentata.
In sostanza, il legno che costituisce le case prefabbricate da una parte è un ottimo isolante termico, dall’altra è un pessimo conduttore di calore.
La composizione delle strutture esterne (pareti e tetto) andrà poi esaminata e scelta attentamente in base alla zona climatica in cui si trova l’edificio.
In linea generale, è bene evitare l’impiego di materiali isolanti troppo leggeri come la lana di roccia o la fibra di vetro, privilegiando al loro posto la fibra di legno ad alta densità.
Decisivo è il cappotto isolante (di 10-12 centimetri), la cui funzione è quella di ostacolare efficacemente all’esterno lo scambio termico e di intervenire così sugli eventuali ponti termici. Anche l’isolamento del tetto è un aspetto da non sottovalutare, se questo non fosse coibentato adeguatamente – meglio se con fibra di legno ad alta densità – si potrebbe verificare un abbassamento delle prestazioni termiche complessive. Nel nostro Paese, tuttavia, il clima è molto variabile e presenta un’alta escursione termica, sia nell’arco della giornata che su scala stagionale.
Questa caratteristica richiede di adottare involucri edilizi capaci di rispondere all’imprevedibilità e alle variazioni climatiche, tanto durante la stagione fredda quanto quella calda. Per tale ragione, in Italia, le case prefabbricate in legno sono progettate in modo tale da garantire rendimenti sempre elevati, utilizzando soluzioni costruttive collaudate e moderne, provenienti dall’esperienza costruttiva della carpenteria del nord Europa. In termini di spesa energetica poi si è riscontrato che il risparmio economico delle case in legno a basso consumo può toccare punte di efficienza maggiori dell’80% rispetto ad altre abitazioni non isolate, con un innalzamento significativo del benessere abitativo.
L’isolamento estivo delle case in legno
Le case prefabbricate in legno nascono nei paesi del nord Europa per difendere le persone dal freddo invernale. In questa parte del mondo il periodo di caldo è molto limitato e naturalmente non raggiunge i picchi di temperatura cui siamo abituati in Italia. Ciononostante, questo tipo di abitazioni è in grado di conservare bene il calore durante l’inverno e di mantenere una piacevole frescura d’estate.
Pensiamo ad esempio alla sensazione di fresco che percepiamo quando entriamo in una chiesa durante una caldissima giornata estiva: il segreto di tutto sta nella “massa”.
Una parete pesante (pietra o mattoni) è in grado infatti di bloccare la trasmissione del calore grazie alle sue capacità intrinseche di “sfasamento” dell’onda termica.
Ciò significa in breve che durante la notte la casa si rinfresca, soprattutto se è ben ventilata, mentre durante le ore diurne il calore ha bisogno di molto tempo prima di riuscire a penetrare nell’abitazione e questo è dovuto soprattutto grazie all’elevata inerzia delle pareti, che fungono da barriere “temporali”.
Ma spieghiamo ancora meglio a cosa è dovuto l’isolamento termico estivo delle case in legno.
Sul far della sera, quando il sole sta per tramontare, l’onda termica ancora non è riuscita ad attraversare la parete e quindi tende a ritornare indietro per via dell’abbassamento della temperatura esterna. Durante la notte, inoltre, la parete cede il calore accumulato di giorno e si rinfresca nuovamente.
Comprendere questo ciclo in modo empirico ha permesso agli antichi abitanti dell’Europa settentrionale di difendersi ottimamente dalle basse temperature in modo passivo e – soprattutto – senza impianti di condizionamento!
Le case in legno tuttavia hanno spessori limitati e poca massa. Pertanto, potrebbero sembrare poco idonee a difendere dal calore chi ha scelto di viverci.
Alle nostre latitudini, però, l’esperienza ci ha insegnato che si ottengono risultati ottimi anche in estate, al punto tale che di solito queste case non hanno bisogno di un impianto per l’aria condizionata. Nel nostro Paese, infatti, per essere certi di trascorrere un’estate senza afa, è sufficiente dotare la propria casa prefabbricata di un più funzionale impianto di ventilazione meccanica controllata.
Come anticipato, per ottimizzare il comfort abitativo di una casa in legno durante l’estate, è preferibile adottare come isolante la fibra di legno al posto della lana di roccia. Se poi il cappotto esterno è realizzato utilizzando questo materiale, otterremo una casa ancora più ecologica!