Il Mercato delle Case in Legno
Indice dei Contenuti
Non c’è niente di più efficace delle analisi di mercato per capire se un prodotto funziona oppure no. Naturalmente un solo anno non è sufficiente per dare una valutazione accurata, ma 4 anni iniziano ad essere statisticamente interessanti e rilevanti.
È il caso del “Rapporto Case ed Edifici in Legno“ redatto dal Centro Studi di Federlegno Arredo, che dal 2014 raccoglie dati del mercato delle case in legno e di produzione di bioedilizia da circa 240 imprese costruttrici del settore Legno. Gli anni di riferimento dei dati raccolti sono il 2014 per il 1° Rapporto, 2015 per il 2° Rapporto, 2016/17 per il 3° Rapporto, uscito ad aprile 2019.
In questo articolo, diamo uno sguardo a quanto emerge dallo studio sul mercato delle case in legno per comprendere la reale entità della trasformazione edilizia in atto nel nostro Paese.
Abitare green diventa tendenza
Dal Rapporto di Federlegno si evince che il trend abitativo riguardo il mercato delle case in legno sta crescendo sempre di più. L’ago della bilancia tra edificato tradizionale ed edilizia in legno ha iniziato a spostarsi, anche se di poco, verso quest’ultima e si scopre che, nel 2017, sette case su 100 vengono costruite in bioedilizia.
Sembra una cosa da poco, ma non è così, dato che quel 7% – un punto in più rispetto agli anni precedenti – sposta un capitale notevole, per un fatturato di settore di circa 700 milioni di euro annui tra 2016 e 2017 (quasi 1,4 miliardi di euro).
Questo fermento produttivo regala all’Italia il quarto posto in Europa in quanto a capacità e volume di affari gestito. Le prime tre posizioni sono occupate da Germania, Inghilterra e Svezia, non a caso tra i più grandi fornitori europei di legname strutturale.
Dato interessante è che, nonostante il valore non sia ancora paragonabile al fatturato dell’edilizia tradizionale, in questi anni si è verificato un incremento costante, passando dai 658 milioni del 2014 ai quasi 700 del 2017.
Ciò significa che la tendenza all’ecosostenibilità è diventata reale a tutti i livelli. Infatti, oltre all’investimento privato, anche il capitale pubblico è investito nelle costruzioni in legno e lo dimostrano i dati sulle realizzazioni in legno di opere pubbliche (abbiamo visto il caso del Municipio di Gabicce), con l’attivazione di 101 bandi inerenti la bioedilizia, per un valore totale che supera i 49 milioni di euro.
La consapevolezza ecologica
Lo studio del mercato dimostra, quindi, che la bioedilizia, l’efficienza energetica e il basso impatto sull’ambiente stanno diventando un’esigenza. Come abbiamo detto, se ne accorgono i privati, gli Enti Pubblici e lo Stato, che promulga leggi e bonus per incentivare l’utilizzo di queste tecnologie e diffondere un modo ecologico di pensare e abitare.
A spingere in questa direzione, per quanto riguarda l’ambito “casa”, hanno certamente contribuito diversi fattori:
- il bisogno di sicurezza rispetto ai fenomeni sismici;
- il miglioramento della qualità della vita grazie alle performance delle case in legno;
- l’aumento della consapevolezza ecologica in favore di produzione e risparmio di energia, smaltimento dei rifiuti e minor impatto ambientale;
- la possibilità di risparmiare soldi grazie all’efficienza energetica.
I vantaggi di una casa in legno ecosostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico sono trasversali e non sono più utili soltanto a chi abita nelle zone più fredde del Paese. Infatti, anche se i maggiori produttori di case in bioedilizia si trovano nel Nord Italia, sono ormai moltissimi i committenti del Centro-Sud a richiedere queste realizzazioni.
Diffusione della bioedilizia
Il Terzo Rapporto di Federlegno conferma che i maggiori Costruttori di case in legno si trovano nelle regioni del Nord, a partire dal Trentino Alto Adige (24% del mercato), seguito da Lombardia (22%) e Veneto (15%).
Tuttavia, per quel che riguarda le case realizzate, i dati si invertono e troviamo al primo posto la Lombardia (23% delle abitazioni in legno), seguita da Veneto (19%), Trentino Alto Adige (12%) ed Emilia Romagna (11%), che inizia a portare la bioedilizia in zone certamente meno “montane”.
A validare la diffusione nazionale dell’idea di “abitare green” sono anche i dati di Immobilgreen.it per ciò che riguarda la provenienza degli utenti interessati alle case in legno.
Come mostrato dal grafico, gli utenti che richiedono informazioni sulla costruzione di una casa in legno provengono sì da regioni come la Lombardia, prima in classifica con il 16% del totale, ma anche dal Lazio (seconda con il 10%), dalla Toscana (8%) e addirittura dalla Sicilia, la regione del Sud più attiva in tal senso con il 5% delle richieste.
È un segnale importante su dove si sta spostando la domanda di bioedilizia nel nostro Paese.
Per conoscere meglio il mondo delle case in legno e capire se questa soluzione abitativa faccia al caso tuo, scopri la nostra Guida e chiarisci tutti i tuoi dubbi su costi, mutui, permessi, sicurezza, manutenzioni delle case in legno!